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Il toro, simbolo di forza e sessualità.

Il toro, simbolo di forza e sessualità.

Il toro è un animale forte e massiccio che da millenni fa parte della storia dell’uomo. È importante simbolo di fertilità e sessualità in molte culture antiche in tutto il mondo che, esaltandone il potente fisico e il comportamento maestoso, lo hanno riconosciuto come animale sacro. In questo articolo, esploreremo il significato simbolico del toro in alcune delle civiltà antiche più importanti.

In Mesopotamia, il toro era un animale sacro associato al dio delle tempeste e della guerra, Adad, venerato non solo dai Babilonesi, ma anche da Assiri e Sumeri. Il potente muso e le corna imponenti dell’animale rappresentavano la forza e il potere, e il suo ruolo come vittima sacrificale gli conferiva grande importanza nelle pratiche religiose. Inoltre, il toro appariva anche in molte opere d’arte, come sigilli e statue, e la sua immagine era spesso utilizzata come simbolo di regalità.

Nella mitologia greca, invece, il possente bovino era associato al dio del mare, Poseidone. La storia più famosa in cui appare è quella del mito del Minotauro, un mostro metà uomo e metà toro rinchiuso in un labirinto. In questo contesto, il toro rappresentava la ferocia e la potenza, ma anche la debolezza e la vulnerabilità. La leggenda del Minotauro simboleggiava il conflitto tra la natura umana e quella animale, e la lotta per la comprensione di entrambi.

In India, il toro era venerato come simbolo di fertilità e prosperità. Nel mito induista, il dio Shiva è spesso rappresentato seduto su un toro bianco chiamato Nandi. Nandi rappresentava la fedeltà, la saggezza e l’umiltà, e la sua figura era spesso presente nei templi come simbolo di devozione. Più che essere la cavalcatura di Shiva, Nandi ne è il fedele compagno e col passare del tempo è diventato una divinità a sè stante del pantheon induista.

Nella cultura celtica, il toro era associato alla fertilità, alla ricchezza e alla sovranità. Era spesso rappresentato come selvaggio simbolo della natura incontaminata e della forza indomita. Questo toro ancestrale era l’uro, noto anche come aurochs, che una volta popolava le foreste e le pianure dell’Europa, l’Asia e il Nordafrica. Antenato dei tori moderni, era un animale di grandi dimensioni, simile all’odierno toro domestico, ma con corna più lunghe e aspetto più imponente. Nella mitologia e nella simbologia celtica, l’uro rappresentava la forza, la ferocia e l’indipendenza.

L’uro era anche simbolo di forza e potenza militare. Non dimentichiamo che molti ritrovamenti archeologici ci hanno mostrato immagini di antichi guerrieri che, per mostrarsi più potenti e minacciosi in battaglia, indossavano copricapi cornuti,  simboli anche di valore e coraggio.

Inoltre, l’uro era emblema di indipendenza e libertà. I Celti lo vedevano come un animale selvatico che viveva al di fuori dei confini della società umana. Questa immagine contribuì a conferirgli un significato di libertà e di connessione con la natura. Era visto come un animale che non si lasciava domare, e questo lo rendeva un simbolo di indipendenza e resistenza.

Nell’alfabeto runico, l’antico animale è presente attraverso la Runa Uruz, che ne richiama tutte le doti e ci ricorda che una grande forza può essere usata per il bene o per il male, per distruggere o creare.

L’astrologia ci parla del toro come del secondo simbolo primaverile che presiede il periodo che va dal 20 aprile al 20 maggio. In effetti, esso dà il nome ad una costellazione che splende nel cielo dell’emisfero boreale. Gli antichi Egizi credevano che il dio Osiride potesse assumere le sembianze di toro e lo identificavano con la costellazione stessa. Mentre, la dea Iside, sua sposa e sorella, veniva raffigurata con corna di vacca che circondavano il disco lunare, richiamando così il simbolo geroglifico del toro, dove un sole con una mezza luna alzata compare tra le corna dell’animale. Il Sole e la Luna rappresentano l’unione della sfera maschile e femminile, e quindi evocano l’idea di fertilità legata all’animale.

Il Sole e la Luna sono connessi al toro che viene interpretato di volta in volta come simbolo solare o lunare. Per le sue corna dalla forma inconfondibile venne associato alla Luna, che nella fase crescente e calante sembra assumere le sembianze di corno puntuto. Ma, in molte raffigurazioni di divinità, tra le corna taurine spunta il disco solare. Basti pensare alle rappresentazioni del dio egizio Api, raffigurato come toro che tiene tra le corna un disco solare o lunare, oppure al dio Merwer (o Mnevis), sacro toro di Eliopoli, considerato messaggero del dio Sole e perciò associato all’astro.

Questo simbolo così potente ti invita a riflettere sul modo in cui usi la tua forza. Riesci a domarla o ti fai sopraffare da lei? La incanali per scopi creativi o la usi per distruggere? Tieni a mente che il concetto di distruzione non ha sempre valenza negativa: a volte bisogna distruggere vecchie impalcature per poter costruire qualcosa di nuovo che sia più funzionale al momento attuale.

Il toro ti ricorda anche che, in quanto essere umano, possiedi una grande energia che è quella sessuale. Anch’essa va gestita nel modo corretto o ti porterà grande squilibrio nella vita.

Quindi, che tu in questo momento ti senta forte e possente o debole e modesto, non importa. Ricorda: il potere del toro è sempre in te. Se senti di averne bisogno, chiamalo a te dalle profondità del tuo essere, tenendo sempre un occhio al cielo e uno alla terra. Perchè il toro è una costellazione fatta di stelle splendenti, ma è anche un animale che si nutre dell’erba che cresce sul terreno. Così, tieni a mente che anche tu sei fatto di cielo e di terra. Tieni i piedi ben piantati al suolo, ma il cuore tra le stelle.

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