L’Arcangelo Michele e l’equinozio d’autunno
Siamo all’equinozio d’autunno. Il nostro pianeta è posto, rispetto al Sole, in modo tale che le ore di buio siano uguali a quelle di luce. È un passaggio molto importante dell’anno, una porta attraverso cui transitiamo. L’estate cocente è finita, ora è il tempo del secondo raccolto, come dicevano gli antichi popoli.
Ti chiedo di immaginare un piccolo seme finito sul terreno. L’ha accolto la terra, bagnata dalle prime piogge di settembre e ora lo ricopre piano piano. Il seme si ritira nell’umido ventre di Madre Terra e vi rimane, fiducioso. Sembrerà sparire, quando il gelo ricoprirà la superficie dei campi; sarà dimenticato, come morto.
Ma il miracolo si manifesterà a primavera, quando da quel seme spunterà una pianta che, seppure all’apparenza esile, potrebbe diventare perfino una meravigliosa quercia.
Noi siamo quel seme e questo è il momento perfetto per ritirarci nella nostra interiorità. È giunta l’ora di fare dei bilanci, dei resoconti. Ma non solo. Bisogna anche bilanciare le energie presenti nella nostra vita.
A tal proposito, vengono in nostro soccorso un segno in Cielo ed uno in terra. In Cielo, il Sole si trova in corrispondenza dell’equatore celeste nel punto della Bilancia, ricordandoci un simbolo molto esplicativo: per allineare i piatti della bilancia i pesi vanno equilibrati; nulla di più nulla di meno devi poggiare su un piatto rispetto all’altro. Il segno sulla terra sono i festeggiamenti in onore dell’Arcangelo Michele. Come dice la parola stessa, l’arcangelo è una guida, un capo, superiore agli angeli gerarchicamente (dal greco αρχειν, “àrchein”, comandare e αγγελος, “àngelos”, messaggero). Tutti conoscono la sua classica rappresentazione, mentre, indossando un’armatura da guerriero e brandendo la spada, uccide Satana, l’avversario di Dio, a volte raffigurato come drago. Pochi, però conoscono un altro aspetto con cui viene rappresentato l’arcangelo: alcune tra le sue più antiche raffigurazioni lo mostrano mentre in una mano tiene la spada e nell’altra la bilancia.
L’Arcangelo Michele mostra perfettamente il senso del periodo dell’anno che stiamo attraversando: la spada è simbolo del discernimento, della capacità di tagliare via ciò che è superfluo e separarlo da ciò che invece è buono e utile; è la capacità di distinguere il Bene dal Male; la bilancia simboleggia il bilanciamento delle forze che sono in noi.
Michele è il guerriero, ma non rappresenta la violenza della guerra. Piuttosto, indica il valore, il coraggio, la forza di volontà, il potere della Luce divina. Ci mostra la via da seguire: il dominio sul drago. Ma cos’è il drago? Non è un diavolo che giunge dall’esterno per tentarci, ma una forza già presente in noi che va controllata.
In te hai luce e buio, bene e male, silenzio e rumore. La salute della tua anima si basa soprattutto sulla tua capacità di dominare questi opposti. Non si tratta di combattere il drago, ma di comprenderlo e saperlo gestire. Ora che la luce investe la Terra tanto quanto il buio, in quest’equinozio, chiediti cosa vuoi portare con te e cosa invece va lasciato alla terra. Cosa vuoi trattenere e cosa è meglio lasciare andare. Ci sono delle emozioni forti che stanno prendendo il sopravvento in te? Qualcosa disturba il tuo equilibrio?
Ricordi il seme di cui ti parlavo all’inizio? Non germoglia se non ci crede lui stesso fino in fondo. Se non sia affida all’abbraccio della Madre Terra, non risorge alla luce.
Ma tu sei il seme, tu sei il guerriero e tu il drago… Hai in mano le sorti della partita.
Crediti immagine: mosaico di san Michele Arcangelo, presente sulla facciata della chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione a Trieste.